Il decreto collegato alla manovra 2018 (D.L. n. 148/2017) ha riaperto la possibilità di aderire alla definizione agevolata dei ruoli (c.d. rottamazione bis). Nell’iter di conversione in legge del decreto sono state apportate alcune significative modifiche alla disciplina originaria, tra cui, la riapertura anche per i ruoli 2000-2016.
Pertanto, le possibilità offerte ai contribuenti sono tre:
- adesione per i ruoli 2000-2016 da parte di chi non ha approfittato della prima versione della sanatoria (art. 6 D.L. n. 193/2016);
- adesione per coloro che avevano vecchie rateazioni pendenti al 24 ottobre 2016 e non hanno provveduto a saldarle entro il 31 dicembre 2016;
- adesione per i ruoli affidati dal 1° gennaio 2017 al 30 settembre 2017.
Inoltre, sono state ridefinite le date relative non solo ai versamenti delle rate, ma anche alle domande di adesione e alle comunicazioni da parte dell’ente concessionario (Agenzia delle entrate-Riscossione).
Di seguito, si riporta un calendario delle date da ricordare.
Non è possibile definire le liti instaurate avverso gli atti dell’agente della riscossione, come ad esempio avviso di iscrizione di ipoteca o fermo amministrativo, qualora l’Agenzia delle Entrate non sia stata chiamata in giudizio né sia intervenuta volontariamente.
Lo spesometro 2017 non sembra aver pace. Infatti, dopo l’annuncio – con un comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 25 settembre 2017 – la proroga al 5 ottobre del termine di trasmissione dei dati, è in arrivo un provvedimento con cui si cercherà di porre rimedio ad una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complessa.
Le disposizioni normative che riguardano la tenuta dei documenti contabili consentono la produzione e la conservazione di questi in modo informatizzato.
Anche per il 2017 è possibile, per imprese e professionisti che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione, la compensazione con eventuali cartelle esattoriali. A stabilirlo è il Ministero dell’Economia e delle finanze con il D.M. 9 agosto 2017, in vigore dal 21 agosto 2017. La compensazione riguarda i carichi affidati agli agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2016: vengono in tal modo ricompresi anche i debiti relativi alla rottamazione delle cartelle. Le nuove norme arrivano in ritardo rispetto alla scadenza del 31 luglio 2017, per il versamento della prima (o unica) rata delle somme da rottamazione. Si pongono pertanto alcune questioni procedurali.
Modificato il regolamento per le società tra avvocati, ridotte le tipologie di somme che devono essere depositate obbligatoriamente dal notaio o da altro pubblico ufficiale su apposito conto corrente dedicato, introdotto l’obbligo del preventivo scritto per i professionisti, previste alcune modifiche alla disciplina delle forme pensionistiche complementari, apportate modifiche normative per odontoiatri, farmacie e imprese turistiche, previste possibilità di risparmi sulle assicurazioni. Sono alcuni dei settori interessati dalle novità contenute nella legge sul mercato e la concorrenza, che approda in Gazzetta Ufficiale.
La voluntary disclosure bis incassa la proroga: infatti, è stato pubblicato il D.P.C.M. 28 luglio 2017 con il quale viene prorogato al 2 ottobre 2017 il termine, scaduto lo scorso 31 luglio, per aderire alla procedura.
I decreti legislativi attuativi della riforma del Terzo settore, sul piano fiscale, ridisegnano le norme in materia di imposte sui redditi. In particolare, viene data una puntuale definizione delle attività che si considerano di natura non commerciale e, pertanto, meritevoli di un trattamento fiscale “privilegiato”. Viene, inoltre, previsto un nuovo regime forfetario, in base al quale gli enti del Terzo settore possono optare per la determinazione del reddito d’impresa applicando all’ammontare dei ricavi conseguiti nell’esercizio delle attività “istituzionali”, quando svolte con modalità commerciali, un coefficiente di redditività e aggiungendo l’ammontare di plusvalenze patrimoniali, sopravvenienze attive, dividendi e interessi e proventi immobiliari.
Per i ruoli consegnati all’agente della riscossione a partire dal 1° luglio 2017 cambia la cartella di pagamento. Con provvedimento del 14 luglio 2017, l’Agenzia delle Entrate ha approvato un nuovo modello di cartella che, oltre a recepire le novità sulla gestione del servizio nazionale della riscossione, passato all’ente Agenzia delle Entrate-Riscossione, contiene anche alcune semplificazioni. In particolare, la nuova cartella di pagamento mira a rappresentare in modo più chiaro gli importi dovuti, attraverso una nuova impostazione grafica e l’utilizzo di colori per individuare gli enti creditori.
La proroga al 20 luglio 2017 e al 21 agosto 2017, con la maggiorazione dello 0,40%, si estende anche ai lavoratori autonomi. Inoltre, le nuove scadenze riguardano anche l’IVA e l’IRAP e non solo le imposte sui redditi e relative addizionali. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso dal Ministero dell’Economia e delle finanze nella giornata del 26 luglio, cui seguirà a breve un D.P.C.M. che, almeno in teoria, dovrebbe mettere fine ai dubbi (e alle polemiche) degli ultimi giorni.