Rottamazione anche per i carichi affidati a Equitalia nel 2016, rateizzazione in cinque rate – di cui tre da versare nel 2017, due nel 2018, fermo restando l’obbligo di pagare almeno il 70% nel 2017 – termini più lunghi per la presentazione della domanda di adesione alla procedura, che cambia anche nei tempi e nelle modalità in cui Equitalia avviserà i debitori. Sono solo alcune delle modifiche contenute negli emendamenti al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, approvati dalla Camera dei Deputati in sede referente.
Maggiori acconti d’imposta dovuti: in quali casi non si sanzionano?
Nessuna sanzione sull’acconto versato in misura minore a seguito della presentazione di una dichiarazione integrativa successivamente al termine di versamento del secondo acconto. Se l’integrazione avviene prima di tale termine, non è sanzionato il primo acconto nel caso in cui con il secondo viene versata la differenza dovuta. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 42/E del 12 ottobre 2016. Resta, tuttavia, ancora qualche dubbio: dato per certo che non è sanzionabile il maggiore acconto se la dichiarazione integrativa è presentata successivamente al termine di versamento del secondo acconto (che scade il 30 novembre), la differenza del maggiore acconto va comunque versata?
Decreto fiscale: rottamazione ruoli al calcolo di convenienza
Con la pubblicazione del modello DA1, da presentare entro il 23 gennaio 2017, è entrata nel vivo l’adesione alla rottamazione dei ruoli pendenti con Equitalia, disposta dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017. Per chi intende aderire alla sanatoria, è opportuno valutare – prima di inviare la richiesta – la convenienza o meno dell’adesione, tenendo conto che l’importo dovuto sarà comunicato da Equitalia: il risparmio – dovuto all’abbuono delle sanzioni e degli interessi di mora (attualmente pari al 4,13% annuo) – deve infatti fare i conti con il tempo strettissimo a disposizione per poter saldare l’importo dovuto.
Decreto fiscale: come presentare il modello per la rottamazione dei ruoli
Con la pubblicazione del modello di adesione alla chiusura dei ruoli dal 2000 al 2015, Equitalia rende pienamente operativa la norma contenuta nel Decreto fiscale. Il modello per aderire può essere presentato dal contribuente sia mediante consegna diretta agli sportelli dell’ente di riscossione che mediante spedizione con pec.
Legge di Bilancio 2017: nuovo regime di cassa per le imprese semplificate
Regime di cassa per tutte le imprese in contabilità semplificata e semplificazioni contabili per le annotazioni dei componenti positivi e negativi di reddito: si riassume così l’intervento che la legge di Bilancio 2017 intende attuare per i contribuenti di minori dimensione, i cui limiti di ricavi per accedere al regime semplificato, però, non cambiano. Come cambieranno, invece, le regole di tassazione e i relativi adempimenti per queste imprese? Per comprenderlo è utile il confronto tra le regole attuali e quelle che troveranno applicazione a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2016.
Legge di Bilancio 2017: dal super all’iper-ammortamento
La legge di Bilancio 2017 conferma anche per il prossimo anno il super-ammortamento del 140 per cento e introduce un iper-ammortamento del 250 per cento per gli investimenti in beni digitali. Sono due importanti novità che hanno l’unico intento di favorire gli investimenti in beni aziendali e a forte componente tecnologica, nel solco delle direttive fissate dal piano Industria 4.0. Il piano – presentato come la “quarta rivoluzione industriale” – verte principalmente sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, sulle analisi complesse attraverso Big Data e sugli adattamenti real-time, effettuati con l’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet.
Dalla rottamazione dei ruoli alle comunicazioni IVA trimestrali: tutte le novità del decreto fiscale
Sostituzione di Equitalia con un nuovo ente pubblico economico “Agenzia delle Entrate-Riscossione” e contestuale sanatoria dei ruoli dal 2000 al 2015; introduzione, al posto dell’attuale spesometro, di una comunicazione trimestrale analitica di tutte le fatture emesse e ricevute e di una comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA; riapertura della voluntary disclosure sino al 31 luglio 2017, nella veste già attuata lo scorso anno ma con alcuni aggiustamenti nella procedura.
Sono questi i tre pilastri su cui poggia il decreto legge che accompagna la legge di Bilancio 2017, ormai prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Legge di Bilancio 2017: dalla chiusura di Equitalia all’APE, tutte le novità in pillole
Abrogazione di Equitalia con contestuale rottamazione delle cartelle, IRES al 24% e introduzione dell’IRI, con la stessa aliquota, per le imprese individuali e le società di persone, abrogazione dell’IRPEF per le imprese agricole, proroga e rafforzamento dei bonus su ristrutturazioni, risparmio energetico e lavori antisismici, conferma del super-ammortamento e introduzione dell’iperammortamento. E ancora: varo dell’APE per andare prima in pensione, innalzamento dei limiti per le agevolazioni sulla produttività, decontribuzione per chi assume neo diplomati. Sono solo alcune delle prime indicazioni che emergono dalla bozza della manovra 2017, approvata nel Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2016.
Studi di settore: cosa cambia dal 2017
Gli studi di settore cambiano pelle e, da strumento di accertamento, diventano strumento di compliance. L’idea è quella di trasformare gli studi di settore in una sorta di pagella attribuita a ciascun contribuente con tanto di voto che “certifica” il suo grado di “affidabilità”.
Con la pubblicazione delle prime bozze dei modelli degli studi di settore (e delle relative istruzioni), da allegare alla dichiarazione dei redditi del prossimo anno, si può iniziare a capire se e come questo obiettivo sarà effettivamente raggiunto.
Acquisto banche dati professionali: come dedurre i costi?
Per poter svolgere al meglio alcune attività professionali, soprattutto nel settore giuridico-economico (si pensi a professionisti quali i commercialisti, gli avvocati, i consulenti del lavoro), non si può fare a meno di acquistare apposite banche dati fiscali, giuridiche o tecniche. Sorge però un problema: come dedurre i costi di acquisto di questi beni? Con il progresso tecnologico in atto, le banche dati stanno diventando sempre meno “fisiche” – i cd-rom stanno progressivamente scomparendo – e sempre più “immateriali”: moltissime, infatti, sono le banche dati on line.