In attesa che lo spesometro venga eliminato con l’entrata in vigore, dal 2019, della fattura elettronica, è utile fare un ripasso delle regole applicabili nel 2018.
A tale proposito, si ricordano le novità introdotte, dapprima dalla manovra di bilancio 2018 (D.L. n. 148/2017 e Legge n. 205/2017) e successivamente dal Decreto Dignità (D.L. n. 87/2018).
Tra esse, si segnala la possibilità di trasmettere i dati con cadenza semestrale anziché annuale.
Il termine di presentazione della LIPE relativa al secondo trimestre 2018 rimane confermato al 17 settembre 2018.
Lo spesometro si è rivelato un adempimento di fatto ingestibile: le difficoltà riscontrate dai contribuenti sono state ampliate dai continui disservizi del sistema informatico messo in piedi dall’Amministrazione finanziaria. E tutto ciò ha trasformato lo spesometro da adempimento “semplice” (da fare con un semplice “click”, come affermato mesi or sono dai vertici dell’Agenzia delle entrate) in un vero e proprio incubo da cui non ci si riesce a liberare.
Lo spesometro 2017 non sembra aver pace. Infatti, dopo l’annuncio – con un comunicato dell’Agenzia delle Entrate del 25 settembre 2017 – la proroga al 5 ottobre del termine di trasmissione dei dati, è in arrivo un provvedimento con cui si cercherà di porre rimedio ad una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complessa.
Tanto tuonò che piovve: mai un detto è più idoneo di questo a descrivere cosa sta accadendo negli ultimi giorni di presentazione delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute, conosciuto meglio come spesometro 2017.