 Amazon lancia un nuovo servizio: con un costo di 400 euro l’anno effettua tutti gli adempimenti Iva per quei contribuenti che utilizzano la piattaforma di e-commerce, compreso l’invio dello spesometro.
Amazon lancia un nuovo servizio: con un costo di 400 euro l’anno effettua tutti gli adempimenti Iva per quei contribuenti che utilizzano la piattaforma di e-commerce, compreso l’invio dello spesometro.
Con 100 euro in più all’anno, è possibile includere anche le transazioni eseguite su canali diversi da Amazon.
La notizia sta suscitando molto clamore e, almeno per quello che si legge sui social, più di qualche preoccupazione da parte di molti commercialisti italiani.
Ma è davvero il caso di preoccuparsi seriamente? Forse no o almeno non in modo così apocalittico.
 Modificato il regolamento per le società tra avvocati, ridotte le tipologie di somme che devono essere depositate obbligatoriamente dal notaio o da altro pubblico ufficiale su apposito conto corrente dedicato, introdotto l’obbligo del preventivo scritto per i professionisti, previste alcune modifiche alla disciplina delle forme pensionistiche complementari, apportate modifiche normative per odontoiatri, farmacie e imprese turistiche, previste possibilità di risparmi sulle assicurazioni. Sono alcuni dei settori interessati dalle novità contenute nella legge sul mercato e la concorrenza, che approda in Gazzetta Ufficiale.
Modificato il regolamento per le società tra avvocati, ridotte le tipologie di somme che devono essere depositate obbligatoriamente dal notaio o da altro pubblico ufficiale su apposito conto corrente dedicato, introdotto l’obbligo del preventivo scritto per i professionisti, previste alcune modifiche alla disciplina delle forme pensionistiche complementari, apportate modifiche normative per odontoiatri, farmacie e imprese turistiche, previste possibilità di risparmi sulle assicurazioni. Sono alcuni dei settori interessati dalle novità contenute nella legge sul mercato e la concorrenza, che approda in Gazzetta Ufficiale.
 La nuova disciplina sull’antiriciclaggio – oggetto del tavolo tecnico che ha visto coinvolto il Ministero dell’Economia e i rappresentanti delle categorie professionali interessate – ha incassato il primo via libera: nella seduta del 23 febbraio 2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il decreto che riforma l’attuale sistema. Licenziato anche il decreto che revisiona la disciplina dei compro oro. I decreti – che introducono molte novità sugli adempimenti e sulle relative sanzioni – passano ora al Parlamento per i necessari pareri prima dell’approvazione definitiva.
La nuova disciplina sull’antiriciclaggio – oggetto del tavolo tecnico che ha visto coinvolto il Ministero dell’Economia e i rappresentanti delle categorie professionali interessate – ha incassato il primo via libera: nella seduta del 23 febbraio 2017, il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il decreto che riforma l’attuale sistema. Licenziato anche il decreto che revisiona la disciplina dei compro oro. I decreti – che introducono molte novità sugli adempimenti e sulle relative sanzioni – passano ora al Parlamento per i necessari pareri prima dell’approvazione definitiva.
 Lo sciopero dei commercialisti è ormai alle porte: per la prima volta la categoria professionale viene invitata all’astensione dell’attività lavorativa dal 26 febbraio al 6 marzo. Si tratta, almeno sulla carta, di un periodo “caldo” nel quale cade un importante adempimento e cioè la dichiarazione IVA. Ma c’è da chiedersi quali sono i veri obiettivi che ci si prefigge con tale sciopero e se essi siano realmente raggiungibili.
Lo sciopero dei commercialisti è ormai alle porte: per la prima volta la categoria professionale viene invitata all’astensione dell’attività lavorativa dal 26 febbraio al 6 marzo. Si tratta, almeno sulla carta, di un periodo “caldo” nel quale cade un importante adempimento e cioè la dichiarazione IVA. Ma c’è da chiedersi quali sono i veri obiettivi che ci si prefigge con tale sciopero e se essi siano realmente raggiungibili.