Aderendo alla rottamazione dei ruoli prevista dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, è possibile scegliere, oltre che il pagamento in unica soluzione, una rateizzazione sino ad un massimo di 5 rate. L’unica condizione è di dover versare il 70 per cento dell’importo dovuto entro il 2017. La scelta di rateizzare deve essere espressa all’atto dell’invio dell’istanza di adesione (modello DA1): è necessario barrare l’apposita casella e scegliere tra unica soluzione, 5 rate ovvero altro numero di rate da 2 a 4.
Decreto fiscale – tutte le novità della legge di conversione
Sintesi delle principali novità in materia fiscale contenute nel decreto collegato alla Legge di Bilancio 2017 (D.L. 24 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, nella Legge 1° dicembre 2016, n. 225).
Rottamazione ruoli Equitalia: la guida definitiva
Per chi ha ruoli dal 2000 al 2016 pendenti con Equitalia può estinguere il proprio debito versando solo la quota capitale, gli interessi, gli aggi e le spese di notifica. L’importo dovuto può essere rateizzato in 5 rate.
Sono due delle più importanti novità contenute nel D.L. n. 193/2016 convertito in legge.
Decreto fiscale: rottamazione cartelle in cinque rate estesa anche al 2016
Rottamazione anche per i carichi affidati a Equitalia nel 2016, rateizzazione in cinque rate – di cui tre da versare nel 2017, due nel 2018, fermo restando l’obbligo di pagare almeno il 70% nel 2017 – termini più lunghi per la presentazione della domanda di adesione alla procedura, che cambia anche nei tempi e nelle modalità in cui Equitalia avviserà i debitori. Sono solo alcune delle modifiche contenute negli emendamenti al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, approvati dalla Camera dei Deputati in sede referente.
Rottamazione ruoli Equitalia in pillole
E’ possibile, relativamente ai carichi inclusi in ruoli, affidati a Equitalia negli anni dal 2000 al 2015, estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni (anche previdenziali) e gli interessi di mora. Lo prevede un decreto collegato alla Manovra fiscale 2017 (D.L. 22 ottobre 2016, n. 193). La norma contiene, dunque, un’opportunità per chiudere le proprie pendenze con il Fisco (ma anche con l’INPS) ma è opportuno rispettare alcune regole (contenute in alcune FAQ pubblicate da Equitalia) che si sintetizzano di seguito.
Decreto fiscale: rottamazione ruoli al calcolo di convenienza
Con la pubblicazione del modello DA1, da presentare entro il 23 gennaio 2017, è entrata nel vivo l’adesione alla rottamazione dei ruoli pendenti con Equitalia, disposta dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017. Per chi intende aderire alla sanatoria, è opportuno valutare – prima di inviare la richiesta – la convenienza o meno dell’adesione, tenendo conto che l’importo dovuto sarà comunicato da Equitalia: il risparmio – dovuto all’abbuono delle sanzioni e degli interessi di mora (attualmente pari al 4,13% annuo) – deve infatti fare i conti con il tempo strettissimo a disposizione per poter saldare l’importo dovuto.
Decreto fiscale: come presentare il modello per la rottamazione dei ruoli
Con la pubblicazione del modello di adesione alla chiusura dei ruoli dal 2000 al 2015, Equitalia rende pienamente operativa la norma contenuta nel Decreto fiscale. Il modello per aderire può essere presentato dal contribuente sia mediante consegna diretta agli sportelli dell’ente di riscossione che mediante spedizione con pec.
Decreto fiscale: tutte le novità in sintesi
Sintesi delle principali novità in materia fiscale contenute nel decreto collegato alla Legge di Bilancio 2017 (D.L. 24 ottobre 2016, n. 193).
Dalla rottamazione dei ruoli alle comunicazioni IVA trimestrali: tutte le novità del decreto fiscale
Sostituzione di Equitalia con un nuovo ente pubblico economico “Agenzia delle Entrate-Riscossione” e contestuale sanatoria dei ruoli dal 2000 al 2015; introduzione, al posto dell’attuale spesometro, di una comunicazione trimestrale analitica di tutte le fatture emesse e ricevute e di una comunicazione trimestrale delle liquidazioni IVA; riapertura della voluntary disclosure sino al 31 luglio 2017, nella veste già attuata lo scorso anno ma con alcuni aggiustamenti nella procedura.
Sono questi i tre pilastri su cui poggia il decreto legge che accompagna la legge di Bilancio 2017, ormai prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Debiti fiscali del defunto: gli eredi possono evitare la responsabilità?
Un congiunto viene meno e gli eredi scoprono che aveva debiti fiscali con Equitalia o con l’Agenzia delle entrate. Al dolore per la perdita del familiare, si aggiunge la paura di essere chiamati in causa, quali eredi, per i debiti fiscali del caro estinto.
La prima domanda che l’erede si pone è: posso evitare in qualche modo di essere chiamato a saldare i debiti fiscali del defunto?