E’ possibile fruire di un credito d’imposta del 75% sulle spese incrementali per investimenti pubblicitari (c.d. bonus pubblicità).
La norma, contenuta nella Legge di bilancio 2018, è stata resa operativa con il D.P.C.M. 16 maggio 2018, n. 90.
Ne possono fruire sie le imprese che i professionisti e gli enti non profit, ma occorre il rispetto di alcune condizioni.
In questo video si sintetizza la disciplina applicabile per le spese sostenute nel 2017 e 2018.
Non è possibile definire le liti instaurate avverso gli atti dell’agente della riscossione, come ad esempio avviso di iscrizione di ipoteca o fermo amministrativo, qualora l’Agenzia delle Entrate non sia stata chiamata in giudizio né sia intervenuta volontariamente.
I decreti legislativi attuativi della riforma del Terzo settore, sul piano fiscale, ridisegnano le norme in materia di imposte sui redditi. In particolare, viene data una puntuale definizione delle attività che si considerano di natura non commerciale e, pertanto, meritevoli di un trattamento fiscale “privilegiato”. Viene, inoltre, previsto un nuovo regime forfetario, in base al quale gli enti del Terzo settore possono optare per la determinazione del reddito d’impresa applicando all’ammontare dei ricavi conseguiti nell’esercizio delle attività “istituzionali”, quando svolte con modalità commerciali, un coefficiente di redditività e aggiungendo l’ammontare di plusvalenze patrimoniali, sopravvenienze attive, dividendi e interessi e proventi immobiliari.