Il c.d. Decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale e già in vigore, contiene una norma che, per come era stata proposta nelle prime bozze, aveva fatto molto discutere: si tratta del taglio del saldo IRAP 2019 e del primo acconto 2020. Infatti, in un primo momento, non era chiaro se il taglio dell’acconto era da considerarsi definitivo oppure si trattava semplicemente di un posticipo del versamento a saldo nel 2021. Sulla questione, il MEF, interpellato dal CNDCEC aveva rassicurato sull’intenzione di abbuonare a titolo definitivo il versamento e così è stato. Archiviato questo importante aiuto concesso a tutti coloro che sono soggetti all’IRAP, resta, però, un altro grosso punto interrogativo: nel decreto non c’è traccia alcuna in relazione ad un eventuale posticipo del versamento delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi. Con questo grosso punto interrogativo, proviamo, dunque, a entrare nel dettaglio della nuova norma evidenziandone alcuni aspetti critici.
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