Il decreto Cura Italia (D.L. 17 marzo 2020, n. 18) ha previsto alcune proroghe delle scadenze fiscali a seguito dell’emergenza sanitaria ed economica seguita all’epidemia di coronavirus.
Le sospensioni sono, di carattere generale (e quindi interessano tutti i contribuenti) e settoriali o dimensionali, destinate, quindi, ad alcune categorie.
Quelle generali sono lo slittamento al 20 marzo di tutte le scadenze in calendario il 16 marzo e lo slittamento al 30 giugno (senza applicazione di sanzioni) degli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato
Pertanto, ad esempio, la dichiarazione IVA annuale, il cui termine è fissato al 30 aprile, potrà essere trasmessa entro il 30 giugno.
Quelle settoriali, invece, riguardano i soggetti con ricavi non superiori a 2 milioni di euro o quelli che hanno domicilio nelle prime “zone rosse” della Lombardia e Veneto o, ancora, i settori economici maggiormente colpiti dalla crisi.
Di seguito, si riporta una tabella con tutte le proroghe.