Il debutto della comunicazione liquidazioni IVA sta generando molta confusione e incertezze tra gli operatori. E’ vero che si tratta di una novità assoluta e come tale non ancora metabolizzata, ma, in questo caso sono subentrate alcune complicazioni, prima tra tutti l’abbandono del consolidato utilizzo di Entratel.
L’Agenzia delle entrate, a dire il vero, è già intervenuta con alcuni chiarimenti (comunicato stampa 10 maggio 2017), ma ciò non è bastato a dipanare tutti i dubbi.
Cerchiamo, dunque, di capirne di più su come fare per inviare le comunicazioni periodiche.
I passaggi da seguire
Per prima cosa, occorre avere bene in mente i passaggi fondamentali che regolano l’adempimento.
Essi possono essere così riassunti:
- Creazione del file della comunicazione;
- Controllo del file;
- Firma del file;
- Invio del file.
Step 1: creazione del file della comunicazione liquidazioni IVA
Per prima cosa, è necessario compilare la comunicazione e creare il file della stessa.
A tale proposito, le possibilità sono svariate: si può utilizzare uno dei software in commercio (normalmente forniti, come modulo di aggiornamento, dalle stesse software house con cui si hanno gli altri software dichiarativi dello studio) oppure il software messo gratuitamente a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
In quest’ultimo caso, occorre cliccare sull’apposito link (vedi figura 1)
Figura 1 – software di compilazione Agenzia delle entrate
Attenzione
I software di compilazione generano il file della comunicazione in formato xml che è l’unico formato ammesso dalla specifiche tecniche diffuse dall’Agenzia delle entrate con il provvedimento 27 marzo 2017, n. 58793 che ha approvato anche il modello della comunicazione.
Step 2: controllo del file della comunicazione liquidazioni IVA
Dopo aver compilato la comunicazione e creato il relativo file, è necessario controllare che esso sia a posto e in linea con le suddette specifiche tecniche.
A tale proposito, le possibilità sono varie. Infatti, per il controllo è possibile utilizzare:
a) il software dell’Agenzia delle entrate disponibile on line;
b) la funzione Controlla presente in Entratel;
c) la funzione Controlla presente nel servizio Fatture elettroniche e corrispettivi elettronici.
a) controllo con il software on line
Il controllo con il software reso disponibile on line dall’Agenzia ha il vantaggio di non richiedere alcuna installazione.
Per accedere al controllo occorre selezionare l’apposita voce presente sul sito dell’Agenzia delle entrate nella sezione dedicata alla comunicazione (vedi figura 2).
Figura 2 – Controllo web
Una volta lanciato il software, si apre la maschera di controllo (vedi figura 3), selezionare il tasto “Controlla”, aprire il file xml e avviare il controllo.
Figura 3 – maschera controllo web
Al termine, del controllo verrà visualizzata una maschera di riepilogo con l’esito del controllo.
b) Controllo con Entratel
Anche mediante Entratel, uno dei software disponibili all’interno di Desktop Telematico (DT), è possibile effettuare il controllo del file xml.
A tale proposito, è sufficiente avviare DT, lanciare Entratel e installare il controllo, presente tra i software disponibili alla voce “Controllo Comunicazioni Liquidazioni Trimestrali IVA” (vedi figura 4).
Figura 4 – installazione controllo Entratel
Una volta installato, per eseguire il controllo, si deve:
1) premere il tasto Controlla presente nella home page di Entratel (vedi figura 5)
Figura 5 – tasto controllo Entratel
2) Selezionare il file xml da controllare. Al termine il sistema restituirà un avviso con l’esito del controllo (vedi figura 6) contenuto in un file con estensione .dgn, salvato nella cartella Esiti di Entratel.
Figura 6 – Esito controllo
c) Controllo con Fatture e corrispettivi
La terza possibilità è quella di utilizzare il servizio Fatture elettroniche e corrispettivi elettronici presente tra i servizi on line dell’Agenzia delle entrate.
Per accedere a tale servizio, è necessario autenticarsi con le proprie credenziali (Entratel, Fisconline o SPID) e selezionare l’apposita voce (vedi figura 7).
Attenzione
Come si dirà meglio in seguito, il Servizio Fattura elettronica e corrispettivi elettronici è l’unico canale (oltre al Sistema di Interscambio – SdI) attraverso il quale è possibile inviare i file delle comunicazioni.
Figura 7 – Servizio Fattura e corrispettivi
Una volta entrati e scelta l’utenza di lavoro, occorre selezionare la voce Comunicazioni periodiche IVA (vedi figura 8)
Figura 8 – Servizio comunicazioni periodiche IVA
Per controllare il file, scegliere, tra le funzioni di supporto, “Controlla il tuo file comunicazione” (vedi figura 9).
Figura 9 – Funzione controllo
Una volta caricato il file e premuto il tasto Controlla, il sistema proporrà l’esito del controllo (vedi figura 10).
Figura 10 – Esito controllo
Step 3: firma della comunicazione liquidazioni IVA
Le comunicazioni liquidazioni periodiche IVA, prima di essere inviate, devono essere firmate con firma elettronica.
A tale proposito è possibile, oltre ad inserire una firma elettronica qualificata avente valore legale rilasciata da un soggetto appositamente autorizzato, anche una delle modalità di firma rese disponibili dall’Agenzia delle entrate e precisamente:
a) firma documenti presente in Desktop Telematico;
b) funzione sigillo presente in Fatture e corrispettivi elettronici.
a) Desktop Telematico: firma documenti
La prima opzione è quella di utilizzare l’apposita funzione, gratuita, presente in DT.
A tale proposito, occorre selezionare, nel menù, Documenti la voce “Firma file“.
Si apre una maschera in cui occorre selezionare il file xml della comunicazione, indicare la propria password usata per l’autentica del file Entratel e il percorso (normalmente una chiavetta usb) nel quale è installato il proprio ambiente di sicurezza (vedi figura 11).
Figura 11 – Firma DT
Cliccando su Firma file, verrà creato un file con estensione .xml.p7m, pronto per essere inviato.
b) Fattura elettronica e corrispettivi elettronici: sigilla comunicazione
L’ulteriore opzione resa disponibile, in maniera gratuita dall’Agenzia delle enyrate è quella di utilizzare la funzione “Sigilla il tuo file Comunicazione” apposita funzione presente in Fattura e corrispettivi (vedi figura 12).
Figura 12 – funzione sigilla
Si apre una maschera in cui selezionare il file da “sigillare”. Premendo il pulsante Sigilla, il file verrà firmato. Fatto ciò, sarà sufficiente scaricare il file firmato premendo il tasto “Scarica il file Comunicazioni Periodiche IVA con sigillo” per salvare, sul proprio pc, il file firmato che, a differenza della firma con DT, in questo caso mantiene l’estensione .xml (vedi figura 13).
Figura 13 – sigillo file
Step 4: invio della comunicazione liquidazioni IVA
Tramite il servizio Fattura elettronica e corrispettivi elettronici, disponibile per i contribuenti dotati di credenziali Entratel, Fisconline o SPID, è possibile trasmettere:
- singole comunicazioni (file XML) firmate elettronicamente, con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate ovvero “sigillate” tramite l’apposita funzionalità disponibile;
- file ZIP (cartelle compresse) contenenti le comunicazioni di più contribuenti, ciascuna firmata con certificato qualificato (firma digitale) oppure con certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate;
- file ZIP (cartelle compresse) firmato digitalmente contenenti le comunicazioni di più contribuenti (file XML) che possono non essere firmate singolarmente (funzionalità disponibile dal 16 maggio 2017).
Attenzione
E’ anche possibile trasmettere le comunicazioni tramite un canale web services per il colloquio con il Sistema di interscambio (per i soggetti che hanno già accreditato tale canale) o, sempre per chi si è già accreditato, tramite un canale ftp per il colloquio con il Sistema di interscambio.
Focalizzando l’attenzione alle modalità di trasmissione tramite il sitema Fattura e corrispettivi, occorre selezionare la voce “Invia il file” (vedi figura 14).
Figura 14 – Invio file
Si aprirà una maschera nella quale va selezionato il file (firmato o sigillato) da trasmettere e, una volta premuto il tasto Invia, il sistema restituirà una videata di avvenuto invio (vedi figura 15) oppure il tipo di problema che ha determinato un fallito invio (vedi figura 16).
Figura 15 – invio andato a buon fine
Figura 16 – Invio fallito
In caso di errore, occorrerà rimuovere il problema che lo genera, prima di provare ad effettuare un nuovo invio.
Si ricorda, infine, che le notifiche relative ai file trasmessi sono disponibili nell’area “Monitoraggio flussi“.