Dal 2017, i contribuenti minori transitati nel nuovo regime di cassa subiscono un aggravio degli obblighi contabili: con l’applicazione del regime di cassa, infatti, le scritture contabili devono essere più dettagliate e le annotazioni e le integrazioni da effettuare nei registri esistenti vanno effettuate con maggiore precisione. In sostanza, in aggiunta ai consueti registri IVA, i contribuenti dovranno tenere due registri cronologici per annotare gli incassi e i pagamenti. In alternativa, è possibile integrare i registri IVA con apposite colonne.
Regime di cassa: l’incognita delle rimanenze
Per i contribuenti minori che, a partire dal 1° gennaio 2017, applicano il regime di cassa si pone il problema delle rimanenze di magazzino. Tali rimanenze, infatti, non rilevano più ai fini della determinazione del reddito; inoltre, nel primo anno di applicazione delle nuove regole, l’ammontare delle rimanenze di magazzino andrà a ridurre il risultato finale determinando, molto probabilmente, la chiusura dell’esercizio in perdita. Altre conseguenze sono ancora difficilmente individuabili: ad esempio, non è dato sapere se e come impatteranno i nuovi indici di affidabilità (che andranno a sostituire gli attuali studi di settore) sul magazzino; né quale sarà la sua valenza, in sede di controllo.
Regime di cassa: come evitarlo
Dal 1° gennaio 2017, tutte le imprese in contabilità semplificata passano automaticamente dal regime di competenza a quello di cassa ai fini della determinazione del reddito d’impresa. Si tratta di un passaggio obbligatorio a cui non è possibile rinunciare, a meno che non si opti per la contabilità ordinaria. Resta, infatti, valida la regola secondo cui i contribuenti in regime di contabilità semplificata possono effettuare l’opzione per il regime ordinario, che si concretizza con l’effettivo modo di operare del contribuente, desumibile dai comportamenti concludenti che presuppongono in modo inequivocabile una determinata scelta. Non è necessaria alcuna comunicazione preventiva: l’opzione va effettuata nella prima dichiarazione presentata successivamente alla scelta operata.
IRI: calcoli di convenienza per le imprese individuali
Dal 2017 è possibile optare per una nuova tassazione sul reddito d’impresa: l’IRI. Le imprese individuali in contabilità ordinaria possono, infatti, scegliere di applicare l’aliquota “secca” del 24% in sostituzione delle aliquote progressive IRPEF. Prima di aderire al nuovo regime però è necessario fare attente valutazioni, tenendo anche conto che l’opzione vincola per la durata di 5 anni. La convenienza dipende da vari fattori, tra cui, il grado di propensione a reinvestire gli utili dell’impresa. In definitiva, in quali casi risulta vantaggioso, da parte di una impresa individuale, l’opzione per l’IRI?
Ristrutturazioni e risparmio energetico: tutte le novità 2017
La Legge di bilancio 2017 ha previsto la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2017, sia della detrazione del 50% sulle spese per gli interventi di ristrutturazione edilizio che di quella del 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (c.d. ecobonus). Ma le novità non finiscono qui: vediamo, dunque, cosa cambia dal 2017.
Rottamazione ruoli: come calcolare le rate
Aderendo alla rottamazione dei ruoli prevista dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, è possibile scegliere, oltre che il pagamento in unica soluzione, una rateizzazione sino ad un massimo di 5 rate. L’unica condizione è di dover versare il 70 per cento dell’importo dovuto entro il 2017. La scelta di rateizzare deve essere espressa all’atto dell’invio dell’istanza di adesione (modello DA1): è necessario barrare l’apposita casella e scegliere tra unica soluzione, 5 rate ovvero altro numero di rate da 2 a 4.
Legge di Bilancio 2017, noleggio veicoli a lungo termine: aumenta la deducibilità
Passa da 3.615,20 a 5.164,57 euro il limite annuo alla deducibilità fiscale dei costi di locazione e di noleggio per le autovetture e gli autocaravan utilizzati da agenti o rappresentanti di commercio. Lo prevede la legge di Bilancio 2017. La disposizione, che interviene sull’art. 164 del TUIR, estende in tal modo l’ambito di applicazione del regime di favore già riconosciuto per i veicoli acquistati dagli agenti o rappresentanti di commercio.
Legge di Bilancio 2017, IRI: l’impatto delle riserve sulla nuova modalità di tassazione
La nuova tassazione delle imprese individuali e delle società di persone in contabilità ordinaria – IRI, prevista dalla legge di Bilancio 2017 e in vigore dal prossimo anno, permette di fruire dell’aliquota fissa del 24 per cento, non sulla totalità del reddito ma solo sugli utili trattenuti presso l’impresa.
Questo particolare meccanismo di funzionamento obbliga, in particolar modo le società di persone, ad alcune riflessioni sulla politica di gestione delle riserve di utili pregresse nonché sulla gestione degli eventuali utili futuri.
Legge di Bilancio 2017, super e iper ammortamento: anche per il leasing?
La legge di Bilancio 2017 conferma anche per il prossimo anno il super ammortamento del 140% e introduce l’iper-ammortamento del 250% per gli investimenti in beni ad alto contenuto tecnologico. Se per il super ammortamento non sembrano esserci dubbi sulla possibilità di fruirne anche in caso di acquisto del bene tramite leasing, lo stesso non può dirsi per l’iper-ammortamento, stante l’attuale stesura della norma. La norma appare, infatti, ambigua: si parla di “investimenti” senza specificare con quali modalità (acquisto diretto o leasing) e senza fare alcun rimando alle norme della legge di Stabilità 2016.
Decreto SCIA 2: come cambiano gli adempimenti per avviare un’impresa
Per avviare una nuova impresa è richiesta la SCIA (semplice, unica, condizionata) o un’autorizzazione? A questo dilemma che, sino ad oggi, interessava chi si accingeva ad aprire un’attività economica, forse c’è la risposta definitiva: si trova nell’elenco allegato dal “decreto SCIA 2” che ha attuato la riforma della Pubblica amministrazione nella parte dedicata alla definizione delle regole sulla segnalazione certificata di inizio di attività. La tabella allegata al decreto riporta, per ciascuna attività, il regime amministrativo applicabile, le eventuali concentrazioni di regimi e i riferimenti normativi.