Il debutto della comunicazione liquidazioni IVA sta generando molta confusione e incertezze tra gli operatori. E’ vero che si tratta di una novità assoluta e come tale non ancora metabolizzata, ma, in questo caso sono subentrate alcune complicazioni, prima tra tutti l’abbandono del consolidato utilizzo di Entratel.
L’Agenzia delle entrate, a dire il vero, è già intervenuta con alcuni chiarimenti (comunicato stampa 10 maggio 2017), ma ciò non è bastato a dipanare tutti i dubbi.
Cerchiamo, dunque, di capirne di più su come fare per inviare le comunicazioni periodiche.

Dopo le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio, si prospettano altre novità per la disciplina dell’ACE. La Manovra correttiva 2017 modifica le regole di calcolo dell’agevolazione con una nuova stretta che interviene già da quest’anno, con inevitabili ricadute sul calcolo degli acconti d’imposta nella dichiarazione Redditi 2017. In particolare, nei calcoli degli acconti d’imposta per il 2018 – da effettuare nella dichiarazione di quest’anno – le imprese dovranno tener conto delle nuove regole; non sarà, però, un compito agevole: per l’acconto IRES, infatti, si dovrà fare un calcolo parallelo, individuando una seconda base imponibile ACE (oltre a quella utilizzata per il saldo) nella quale escludere incrementi e relativi decrementi del 2011.
Estensione dello split payment, nuova stretta ACE, compensazione dei crediti fiscali superiori a 5.000 euro solo con visto di conformità. E ancora, rottamazione delle liti tributarie, marchi esclusi dal patent box, aumento della tassazione sui giochi, nuovi adempimenti per le locazioni brevi. Sono alcune delle più importanti novità contenute nella manovra correttiva approdata, nella sua versione definitiva, nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017.
L’interconnessione dei beni al sistema aziendale è uno dei requisiti necessari per l’applicazione dell’iperammortamento. Può, infatti, capitare che l’azienda effettui un investimento in un bene in chiave Industria 4.0, e quindi agevolabile, ma che non risulta ancora interconnesso. Occorre chiedersi in questi casi quali sono le procedure da porre in essere per la verifica del requisito e qual è l’impatto sull’agevolazione. A chiarire i dubbi è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/E del 30 marzo 2017.
Per gli investimenti in beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0 è possibile fruire del nuovo super ammortamento del 40%. Si tratta di beni, software e sistemi IT che possono beneficiare della maggiorazione del 40% a condizione, però, che l’impresa usufruisca anche dell’iperammortamento. Quali sono i rapporti tra le due agevolazioni? Quale relazione tra i beni immateriali e i beni Industria 4.0? L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/E del 30 marzo 2017 ha fornito indicazioni operative.
I beni agevolabili con l’iperammortamento del 250% sono riportati nell’elenco A allegato alla legge di Bilancio 2017. Si tratta di beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0. E’ possibile raggruppare i beni in tre categorie: beni strumentali, il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati, sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità e dispositivi per l’interazione uomo macchina in logica “4.0”. Nella circolare n. 4/E del 2017, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito attraverso esempi i requisiti che tali beni devono possedere.
Le spese sostenute per l’acquisto di medicinali possono essere portate in detrazione nella dichiarazione modello 730 anche se non si è in possesso della prescrizione medica. Inoltre, rientrano nella detrazione anche i medicinali acquistati on line. Ed ancora, per i contribuenti diversamente abili, può essere detratta la spesa per l’acquisto di una e-bike. Sono alcuni dei chiarimenti resi dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 7/E del 4 aprile 2017, che raccoglie le indicazioni su deduzioni, detrazioni, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per il rilascio del visto di conformità.